In materia di rapporto di lavoro a tempo determinato, la Corte di Cassazione ha statuito che la soglia massima di contingentamento dei contratti a termine indicata dal CCNL va riferita al numero totale degli addetti a tempo indeterminato dell'azienda e non soltanto ai dipendenti svolgenti le medesime mansioni del singolo lavoratore. Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 25022 del 25 novembre 2014, ha precisato che deve essere privilegiata l'interpretazione letterale del contratto collettivo nazionale di lavoro, quando risulta sufficiente a chiarire il significato della norma pattizia, la quale con la percentuale di contingentamento intende costituire un contrappeso agli ampi poteri degli accordi fra datore e sindacati. |