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Fruizione delle ferie di competenza anno 2014

Ai sensi dell’art. 10, D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore ha diritto a fruire di un periodo annuale di ferie retribuitenon inferiore a quattro settimane. 

Tuttavia, salvo diversa previsione della contrattazione collettiva, due settimane di ferie vanno godute entro l’anno di maturazione, mentre le restanti due settimane vanno fruite nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione. 

Stante quanto sopra i datori di lavoro sono tenuti a verificare che i propri dipendenti fruiscano entro il 31 dicembre 2014 di almeno 2 settimane delle ferie maturate nell’anno 2014, pena la sanzione amministrativastabilita dall’art. 18-bis, comma 3, D.Lgs. n. 66/2003, che va da 100 a 600 euro

Se, però, la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori ovvero si è verificata in almeno due anni, lasanzione amministrativa è da 400 a 1.500 euro

Se, invece, la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori ovvero si è verificata in almeno quattro anni, la sanzione amministrativa è da 800 a 4.500 euro e non è ammesso il pagamento della sanzione in misura ridotta.

Approvato il Jobs Act. Da gennaio il contratto a tutele crescenti

Il Senato ha approvato la fiducia al Governo sul Jobs Act e il Ministero del Lavoro, con comunicato stampa del 3 dicembre 2014, ha reso noto che, a seguito dell’approvazione definitiva del disegno di legge delega di riforma del mercato del lavoro, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha dichiarato che il testo finale è cambiato e migliorato. 

Nella delega sono previsti interventi per:

-                ridurre le forme contrattuali ed eliminare quelle più precarizzanti;

-                ridefinire il sistema degli ammortizzatori sociali e renderli universali;

-                rafforzare le politiche attive per il lavoro;

-                semplificare la costituzione e la gestione dei rapporti di lavoro;

-                rafforzare la strumentazione di sostegno alla maternità ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Il Ministro ha assicurato che l’impegno del Governo sarà ora quello di procedere speditamente alla stesura dei decreti di attuazione della delega con l’introduzione, fin da gennaio, del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, così che le imprese ed i lavoratori possano subito beneficiare delle misure di riduzione del costo del lavoro, previste nella legge di stabilità per questo tipo di contratto.

INAIL: definite linee guida per incentivi su investimenti in sicurezza

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza INAIL, nella Delibera n. 16 del 25 novembre 2014, ha definito le linee di indirizzo per la concessione di incentivi economici alle imprese che investono in sicurezza, in vista della pubblicazione del bando per il 2014.

Il Civ conferma il privilegio di finanziamento per le piccole e micro imprese nella misura vigente per il bando 2013 (copertura dei costi ammissibili al 65% fino al massimale di 130 mila euro). Tra le novità introdotte chiede una più diretta corrispondenza tra la lavorazione di tariffa e i rischi specifici aziendali che si intendono ridurre.

Conti dei professionisti, movimenti ingiustificati senza presunzioni

Con sentenza n. 25295 del 28 novembre 2014, la Corte di cassazione ha respinto il ricorso con cui l'amministrazione finanziaria si era opposta alla decisione della Ctr di annullamento di una rettifica sui redditi di un lavoratore autonomo.

Con la detta rettifica, in particolare, era stato attribuito al professionista un maggior reddito in considerazione dell'emersione, sul suo conto corrente, di alcune movimentazioni non giustificate.

Nel confermare la pronuncia impugnata, la Suprema corte ha richiamato la decisione della Consulta n.228/2014 con la quale è stata dichiarata l'incostituzionalità della presunzione legale di maggiori compensi nell'ipotesi di prelievi non giustificati da parte del lavoratore autonomo.

Nella medesima decisione, la Cassazione ha, altresì, evidenziato come sia da ritenere insindacabile, in sede di legittimità, la motivazione con cui i giudici di merito ritengano idonea, ai fini del superamento della citata presunzione, la documentazione prodotta e le allegazioni avanzate dal professionista nell'ambito del giudizio.

 

Licenziamento dipendente per simulazione malattia scoperta dagli investigatori

In tema di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente che, ufficialmente in malattia, viene scoperto dagli investigatori privati ingaggiati dal datore di lavoro a compiere una serie di attività incompatibili con la patologia (nel caso di specie lombosciatalgia) denunciata nel certificato medico.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 25162 del 26 novembre 2014, ha chiarito che i detective ingaggiati dall'azienda ben possono cercare elementi utili per verificare la veridicità della malattia e che il recesso del datore è giustificato dal comportamento sleale ed in malafede del lavoratore, in quanto la patologia non è così grave da impedirgli di prestare servizio.